Racconto di una giornata di Coursing


Sono le 5 del mattino di una domenica. La nostra station-wagon ha il portellone aperto. Stiamo caricando per una trasferta. Antares si è alzato e mi guarda interrogativo. E' un orario insolito e capisce che oggi non sarà la solita giornata. Il suo sguardo, alternativamente, si sposta da me a mia moglie. Quando si accorge che carichiamo il telo di plasticacomprende che si va sui prato ma, quando la sua "sacca da sport" che contiene oltre ai documenti la museruola e le mantelline viene messa in evidenza nel vano bagagli, il suo cambiamento d'espressione si fa evidente. Le orecchie, pendenti, si alzano alla base, l'occhio si arrotonda, la coda si irrigidisceagitandosi contemporaneamente, mentre si fanno sentire piccoli mugolii di eccitazione. Non stacca gli occhi da noi. L'eccitazione raggiunge il culmine quando, una volta pronti a partire, prendiamo collare e guinzaglio. Sono salti di felicità pura. Un piccolo cenno ed è già in automobile al suo posto che ci guarda sereno ed allegro.

Tutto è iniziato 15 mesi fa, quando lui aveva 3 mesi ed abbiamo deciso di prepararlo a conseguire la licenza di coursing. E' risaputo che un cucciolo ha solo bisogno di mangiare, giocare, dormire e socializzare. L'allenamento inizia sfruttando proprio il gioco. Si inizia prendendo una piccola pelle di coniglio ma va bene anche uno straccio legato ad uno spago lungo un paio di metri e lo si mette davanti al muso del cucciolo. La curiosità di un giovane cane è incredibilee subito vorrà vedere cosa è quella novità. Come lui si avvicina con un piccolo strappo si allontana l'esca. Questa manovra risveglia l'istinto predatorio del cucciolo che cercherà di fermare e mordere la "preda". A questo punto un premio lo rafforzerà nella convinzione di aver fatto la cosa giusta. E' importante non farlo stancare. Cinque minuti al giorno sono più che sufficienti a farlo appassionare alla "lepre".

Sono convinto che un levriero il quale abbia avuto questo "trattamento" non avrà mai problemi di inseguimento. Naturalmente l'allenamento proseguirà nel tempo ma sempre in forma lieve e giocosa.

Oramai sappiamo che il nostro giovanotto ha capito perfettamente che inseguire una "lepre" finta è un gran divertimento e non lo dimenticherà più. Ora si tratta di sviluppare la resistenza. La cosa migliore è lasciarlo correre libero sui prati, magari trascinandogli davanti lo zimbello per non oltre 50 metri e finire prima che si stanchi troppo. Verso i 9 o 10 mesi si può iniziare ad allungare il percorso sui cento metri ma non è importante che corra esclusivamente dietro la lepre perché, come ho già detto, non perderà più questo istinto predatorio che lo porta a inseguire e catturare tutto ciò che fugge. E' importante invece che sviluppi armonicamente una muscolatura elastica e potente oltre che acquisire la scaltrezza necessaria a prevedere gli scarti improvvisi della preda. Sono convinto che il migliore allenamento sia il gioco con altri cani che, con le sue finte e le rapide accelerazioni, è il massimo per lo sviluppo sociale e sportivo del cucciolone.

Ora Antares ha compiuto 18 mesi e siamo di partenza per il suo primo coursing, dove speriamo che ottenga la licenza. E' ancora buio, siamo assonnati ma un po' eccitati. Abbiamo anche qualche timore: e se invece di correre dietro l'esca si mette a giocare con il compagno?

Arriviamo alle 8 e mezza. Ci registriamo in segreteria e veniamo indirizzati dal veterinario di servizio che visiterà il cane per controllare che sia idonea alla partenza. Prima che inizino le gare passa un'oretta e abbiamo il tempo di "socializzare" con gli altri concorrenti. Tutti i cani sono portati al guinzaglio e noto con piacere che quasi tutte le persone usano i cestini dei rifiuti e non lasciano sporcizia sui prati.

Partono le batterie e capisco l'emozione che si dipinge cul volto dei proprietari dei levrieri in gara ma, quando è il nostro turno, mi rendo conto che la tensione è incredibile. I cani partono in coppia e devono portare la museruola (molto leggera) e il pettorale. La mia agitazione è al massimo livello, devo mettergli la museruola ma le mani mi tremano e si invischiano in quelle maledette cinghiette. Ti senti sotto lo sguardo di tutti e ciò peggiora la situazione. Anche Antares contribuisce ad aumentare la mia difficoltà agitandosi perché vuole partire dietro lo zimbello. Finalmente siamo pronti alla partenza, lo starter segnala al macchinista la partenza libera, la lepre schizza via e, dopo una ventina di metri di vantaggio, viene dato il via. I cani, liberati dal guinzaglio, partono come frecce. Non capisco più niente. Possibile che quel missile sia Antares che poltrisce tutto il giorno sul divano? Il cuore batte all'impazzata, eppure credevo di essere così smaliziato sul coursing da non provare emozioni particolarmente forti.

Al termine delle prove regolamentari Antares ha ottenuto la licenza. Ora non ci resta che inviare la richiesta all'ENCI con le fotografie del cane per ricevere il libretto di licenza che sarà valido per tutti i paesi riconosciuti dalla FCI.

Siamo soddisfatti e sereni. Dopo aver scambiato battute ed espressioni con gli altri concorrenti ci ritroviamo in una sala dove si svolge un seminario sui levrieri. Quante cose si possono imparare, basta sapere ascoltare.

Si fa buio, è ora di rientrare. Caricata l'automobile si riparte. Antares, stanco e felice, si allunga e, prima di addormentarsi, alza la testa e con lo sguardo mi dice "grazie".


 

Pagina interamente a cura dei Giudici Maria Teresa Durando Fassio e Luigi Durando che ringrazio infinitamente per la gentilissima e graditissima collaborazione

 

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